30.09.17

Intervista a Stana Katic di naEKRANIE.pl

“LE DONNE DOMINANO LA TELEVISIONE.
ABBIAMO CHIACCHIERATO CON STANA KATIC DI ABSENTIA”

 

Durante la conferenza stampa per i media europei in Bulgaria, dov’è stata registrata la nuova serie televisiva di Sony Pictures Television, Stana Katic ha parlato del suo personaggio in Absentia, delle registrazioni nel paese e sulla fine della sua vecchia serie tv, Castle.

 

Per otto anni ha vestito i panni di una determinata detective insieme a Nathan Fillion. Ora ritorna alla televisione in una produzione più oscura, Absentia. Noi (il sito naEKRANIE.pl) abbiamo incontrato Stana Katic e parlato del lavoro sul set e di quello che è veramente accaduto nell’ultimo episodio di Castle.

AXN ha debuttato in una nuova serie tv con te nel ruolo principale. Puoi presentare brevemente il tuo nuovo personaggio e dirmi cosa sta succedendo durante la produzione?
Stana Katic: Sono Emily Byrne, un agente dell’FBI che è stata rapita e dichiarata morta. Naturalmente, questo è accaduto prima dell’inizio della nostra serie. Nel primo episodio si ritrova Emily. Si scopre che è stata sequestrata e torturata per sei anni. Lei trova una nuova realtà dal momento in cui scopre che suo marito, ha una nuova moglie, ed il figlio, ha una nuova donna nella sua vita che chiama “mamma”. Suo padre, a sua volta, si è ammalato.

 

Emily è una donna forte o forse un po’ mentalmente disturbata?
È sicuramente una persona forte che può sopravvivere nelle condizioni più difficili. Naturalmente, ciò che è cambiato, è cambiato di molto. Se in meglio o in peggio, gli spettatori dovranno valutare. So che mi chiederai se è come Kate Beckett di Castle. La risposta è no. Emily è più reale. La serie affronta i veri problemi che la gente comune incontra ogni giorno. Lasciando a parte il contesto del sequestro, mi sembra che gli spettatori possano facilmente identificarsi negli altri avvenimenti. Kate ha vissuto in un mondo immaginario. C’era un piccolo problema che era reale. Castle era la tipica serie di intrattenimento, dove avevamo un segreto per ogni episodio. Il problema degli eroi, era più intrattenimento.

 

Hai detto di aver preso questo lavoro molto sul serio.
Sì, dietro le emozioni, cerchiamo di mostrare cose importanti. Ho letto molto sul comportamento delle donne liberate dopo lunghi periodi di sequestro, per esempio un decennio, e come sono state influenzate psicologicamente. Volevo raccogliere il maggior numero possibile di informazioni per rendere convincente il mio personaggio, ma anche in modo che gli spettatori potessero aver chiaro cosa hanno dovuto affrontare queste donne. Ho letto rapporti di persone che sono sopravvissute, fino alla seconda guerra mondiale, per capire cos’è capace di mantenere sana una persona dopo aver testimoniato così tanta crudeltà. [Sapere] Perché queste persone volevano ancora vivere.

 

Senti che Emily abbia a che fare con Kate?
All’inizio ho avuto quest’impressione, ma ho cominciato a vedere molte differenze. Emily è il nuovo archetipo di eroina femminile. È una madre, moglie, ma è anche una guerriera che non si ferma finché non raggiunge il suo obiettivo. Mi è piaciuto che, anche se ci sono molti uomini nel cast, la mia eroina è la più forte. È lei che comanda. Questa volta, Patrick Heusinger è la bella aggiunta [al cast]. (Ride)

 

Hai anche sottolineato nella nostra conversazione che Absentia era la più grande sfida dietro alle camere della tua carriera. Perché?
Per la prima volta ho registrato una serie di dieci episodi come se fosse un film. Senza pausa. Sono stata esiliata in Bulgaria per alcuni mesi, dove c’è stato un grave inverno e ho dovuto fingere di essere a Boston. Non è un lavoro facile. Nelle opere precedenti, abbiamo sempre avuto una pausa tra gli episodi. Potevamo andare a casa e vedere la famiglia. [Ora] Non c’è stata una tale possibilità, proprio come nelle registrazioni cinematografiche. Vai in un posto e aspetti finché non finisci. Anche questo è stato vantaggioso, perché la Bulgaria è un paese bellissimo che ho potuto visitare e conoscere. Ho scoperto come è la cultura, ho provato la cucina.
Senti come la vita è vissuta ogni giorno.

 

Questa è una serie oscura?
È oscura e brutale, anche se abbiamo voluto giustificare perfettamente tutte le scene di violenza, affinché lo spettatore seduto di fronte alla TV non dichiarasse che era inutile. La violenza è una parte molto importante della nostra storia, non un intrattenimento gratuito.

 

Ho notato che sei anche il produttore di questa serie. Hai dato ordini sul set, in questo senso?
Un po’ (ride). Ho cercato di far sì che tutti avessero le condizioni di lavoro più comode, in modo che la loro creatività e le performance non fossero ostacolate. È stata una grande sfida prendere questa responsabilità. Ma è anche stata una grande gioia guardare i frutti del lavoro in TV. Ho anche tenuto d’occhio una storia legale su questioni importanti. Stavo prestando molta più attenzione ai dettagli di quando sono solo una normale attrice. Probabilmente sapete com’è prendersi cura di se stessi. Ho trattato la serie come un film indipendente creato per la televisione americana, e questo non accade spesso. A mio parere, il cinema indipendente oggi racconta le storie più interessanti. Il tipo [di storia] che la gente vuole vedere e sentire. Questo è un campo di sperimentazione e un piccolo rischio. Nessuno ha un grosso profitto qui, guadagni milionari.

 

La domanda è: AXN vede anche questo?
Credo di sì. Hanno finalmente firmato un contratto con noi (ride).

 

Infine, vorrei chiederti sulla fine di Castle. Richard e Kate sono vivi o morti?
Vorrei credere che questa storia ha un finale felice, che realmente conducono una vita felice con i bambini. Tuttavia, questo mi sembra solo un sogno e la più probabile delle due è la prima versione. Anche se, questo è uno degli scopi che consentono ai fans di interpretare e scegliere quello che gli piace di più.

 

Ma se veramente muoiono, non sarebbe un finale molto felice.
La vita non è sempre così felice come vorremmo!

 

FONTE

30.09.17

Absentia – articolo/intervista su Supertele

STANA KATIC, UN’EROINA CON L’AMNESIA

 

“Beckett ed Emily non si somigliano”

 

Si chiama Emily Byrne. Scomparve sei anni fa e fù dichiarata morta. Era una straordinaria agente dell’FBI, felicemente sposata e madre di un bambino… A Boston stava investigando sul uno dei serial killer più famosi della città, ora sconta la pena nel braccio della morte. Un giorno la trovano in una capanna sperduta nel bosco e le dicono che la sua famiglia si è rifatta una vita. Però Emily, non sa chi è e né cosa sia successo durante la sua assenza…

 

È l’inizio di Absnetia, la nuova serie che vede protagonista Stana Katic, il suo grande ritorno alla tv, un thriller con cui dimenticare l’amara ed inaspettata fine della sua serie ‘Castle’ dove interpretò la detective Kate Beckett per 8 stagioni e le cui “differenze inconciliabili” con il suo compagno Nathan Fillion portarono alla sua cancellazione poco più di un anno fa.

Stana ha voltato pagina. Con un’amnesia ‘intenzionale’, si considera ricompensata circa il suo nuovo ruolo in questa produzione con 10 episodi che saranno in prima visione mondiale su AXN lunedì 25 – in Spagna sarà primizia -, ed il cui ruolo di adatta come un guanto alla sua bellezza atletica ed alla sua personalità misteriosa.

 

“Solo leggendo i primi copioni mi sono resa conto che era fatto per me – dice l’attrice – Mi sono sempre piaciute le storie di sopravvivenza. Ho letto di persone che sono riuscite ad uscire vive dall’olocausto e dalla barbarie della seconda guerra mondiale. Pero questo è un personaggio moderno: donna, lavoratrice, madre… e una eroina imperfetta. È stato interessante esplorare tutte le sue capacità in circostanze estreme. Ora ci sono ruoli migliori per le donne, non solo come compagne del protagonista, ma entità in loro stesse”
La metafora, a parte gli inquietanti paesaggi bulgari dove la serie è stata girata completamente in 70 giorni e che simulano la Nuova Inghilterra, è rappresentata in uno spaventoso ‘scenario all’Houdini’, poichè Emily torna alla realtà letteralmente annegando in una teca di vetr. Così che, alle sue abilità intellettive – parla quattro lingue ed in grado di memorizzare il copione di un episodio in una solo pomeriggio – l’attrice canadese di 39 anni ha dovuto aggiungere lo sviluppo di altre abilità fisiche: “Tutti i tipi di acrobazie, salto di ostacoli, guidare il go-kart e, peggiore di tutti, nuotare in un lago con temperatura esterna sotto zero. Portavo una tuta da immersione ma all’uscita era l’equipe che tratteneva il fiato”. 
Nella storia di ‘Absentia’, dell’italiana Gaia Violo, diretta dall’israeliano Oded Ruskin (conosciuto per la serie ‘False Flag’) c’è una strana relazione con l’acqua.
“Non è solo un effetto estetico – spiega Stana – Significa entrare nell’inconscio di Emily, nei suoi ricordi perduti, come se tornasse a nascere, una commozione che molti sopravvissuti a catastrofi sperimentano”

 

Il ritorno inaspettato

Emily non si adatta alla nuova realtà. Al suo risveglio in ospedale, scopre che sono passati sei anni e che suo marito Nick (Patrick Heusinger), si è sposato con Alice (Cara Theobold), la quale suo figlio Flynn, considera sua madre. Così l’agente dell’FBI va a vivere a casa di suo fratello Jack (Neil Jackson). Il conflitto aumenta quando Emily viene detenuta perché il suo DNA è sul cadavere del sospettato.

L’effetto ‘Homeland’

C’è un altro elemento decisivo in questa serie, “La famiglia e l’ambiente di una persona amata dopo la sua sparizione, il cosiddetto effetto Homeland”, spiega il direttore, forse perché porta il ‘timbro’ del produttori della serie ‘Hatufim’, dove si ispirò la storia del marine nord americano.

 

“Anche questo è un rituale mistico, – spiega Stana, che fa parte della produzione – la relazione tra fratelli, genitori e figli, compagno e nuovo compagno… Tutti entrano in conflitto tra loro, ma si mettono alla prova i valori di chi, invece di vendicarsi, opta per la comprensione, perché la maggior parte delle dinamiche familiari non sono ‘pulite’. È un tema universale che tutto il mondo riconosce”.
Altro confronto immediato che fanno i seguavi di Castle è quello tra Emily e Beckett. A parte il fatto che entrambe hanno il distintivo, la risposta secca dell’attrice è che “Non si somigliano in niente”“Non vedo un modo per connetterle, i loro mondi sono diversi, e ognuna ha il proprio merito”.

 

Dopo la sua uscita da Castle, Stana ha raccolto i suoi due Emmy e si è dedicata al teatro, sua altra passione, con uno show sperimentale dello scrittore iraniano Nassim Soleimanpour, ‘White Rabbit, Red Rabbit” a New York: “Senza prove, senza direzione, senza spoiler!
Il copione viene dato all’attore prima di salire in scena ed il pubblico partecipa. Ho passato dei mesi invernali stupendi, perfetti per scollegarmi…”
.

Ha anche fatto due film, ed ha alimentato il suo progetto ‘The Alternative Travel’, “Il cui obiettivo è animare le persone a camminare, utilizzare i mezzi pubblici e la bicicletta per beneficiare l’ambiente e la salute, anche se negli Stati Uniti è una missione quasi impossibile”, dice l’attrice.
Nella presentazione di Absentia durante lo scorso Festival di Montecarlo, la Katic ha elogiato con entusiasmo il suo nuovo compagno Patrick Heusinger, suo marito nella serie, mentre e per la prima volta è stata accompagnata in pubblico da un altro uomo, Kris Brkljac, australiano, consulente commercial e come lei di origini serbo-croate, con il quale è sposata in vita reale dal 26 aprile 2015, giorno del suo 37esimo compleanno.

 

Tanto “misteriosa” quanto il suo personaggio; si limitò a pubblicare sul suo instagram le foto di due fedi dopo una cerimonia segreta celebrata in un monastero sulla costa dalmata, di dove sono i suoi genitori, successivamente confermato da lei alla rivista britannica Daily Mail.
A Montecarlo gli diede parte del merito del suo successo – 12 milioni di dollari per Castle– anche se nella sua linea di “no comment” solo su instagram: “All’uomo dietro le quinte: il privilegio di tutta la vita è amarti ed essere amata da te. Grazie, mio amico, mia roccia, mio amore.” Adesso il mistero sta solo nella mente di Emily.

 


“Ho rifiutato molte offerte per lavorare con Stana”

 

STANCO DI ESSERE SOLO IL “BEL RAGAZZO”, STAVA PER LASCIARE A METÀ, MA L’ATTRICE DI ‘CASTLE’ HA INCONTRATO IL SUO CAMMINO.

Aveva appena finito di girare ‘Jack Reacher; punto di non ritorno’ con Tom Cruise, e non voleva tornare a lavorare nella televisione dopo ‘Gossip Girl’, ‘Casual’e ‘Girlfriends’ Guide to Divorce’. “Era arrivato il momento di smettere di essere il bel ragazzo”, ammette Patrick Heusinger a Supertele.

Però l’attore, di 36 anni, però nel suo percorso c’è Absentia, un thriller di azione dove interpreta Nick Durand, un agente dell’FBI che trova sua moglie, Emily Byrne (Stana Katic), sei anni dopo essere scomparsa.

 

Come mai hai cambiato idea?
Mi hanno offerto molte serie di canali molto importanti, ma ho rifiutato per lavorare con Stana, con un copione molto adulto ed intelligente.

Perché è diverso?         
In qualsiasi serie la mia attuale moglie sarebbe malvagia e spregevole per far si che ‘simpatizzi’ con la protagonista. In Absentia, invece, è buona. Mi ricorda un film di Hitchcock, in un thriller di personaggi.

La riprese sono state veloci, solo tre mesi.
Si, siamo stati a Sofia, in Bulgaria, e abbiamo incontrato la peggior nevicata degli ultimi anni (ride). Sono della Florida, però preferisco il freddo al caldo. Normalmente, si girano un episodio dietro l’altro, però qui abbiamo mischiato anche scene di altri episodi.

Questo sarà più difficile.
In un film ci vogliono cinque mesi per girare due ore. In Absentia, sono serviti tre mesi per 10 ore. Ho dovuto appendere il copione alla parete della mia camera per sapere lo stato d’animo di Nick in ogni momento, è stata una sfida.

È stato il ruolo più difficile della tua carriera?
Sicuramente. Ho visitato un ufficio dell’FBI e ho chiesto che mangiavano, quanto guadagnavano, se avevano vissuto un sequestro qualche volta… Volevo sapere tutto. Sono perfino dimagrito di 7 kg per non apparire molto muscoloso. Loro non hanno il tempo di andare in palestra.

Come sei passato dall’essere un giocatore di pallacanestro ad essere un attore?
Credo che il mondo non sapeva che fare con me. Quando ho finito la scuola, mi sono iscritto alla scuola di arte drammatica ed è stata la prima cosa che sono riuscito a concludere nella mia vita. E così ho deciso di dedicarmi del tutto a questo.

Questa professione è quello che ti aspettavi?
Immagina un bambino di 5 anni che va nel mezzo del nulla. Così mi sentivo all’inizio. Non mi considero un attivista, ma voglio rivendicare la mia parte e le storie che contano. La mia meta è non lasciare nessuno indifferente.

 

INIZIO » STAGIONE 1 » MAGAZINES » (30 SETTEMBRE 2017) SUPERTELE

 

FONTE SUPERTELE

29.09.17

Sony Sci-Fi prima mondiale della serie Absentia – Thr.ru

Sul canale Sony Sci-Fi sarà la prima mondiale della serie Absentia con Stana Katic

 

La stella della serie Castle questa volta perderà la memoria e indagerà su chi l’ha incastrata.

Il 2 ottobre gli spettatori sul canale Sony Sci-Fi vedranno la premiere del thriller Absentia con la star della serie “Castle” Stana Katic come protagonista. La serie prodotta da Sony Pictures Television Networks Original ha come studio Masha Productions, fondato dalla produttore Maria Feldman.

 

Absentia si basa sullo scenario sperimentale di Gaia Viola e consiste in 10 episodi di 45 minuti ciascuno. Stana Katic interpreta l’agente dell’FBI Emily Byrne, mentre da la caccia a uno dei serial killer più famosi di Boston; scompare senza lasciare traccia e viene dichiarata morta. Sei anni più tardi, viene trovata in una capanna nei boschi, rinchiusa in una teca di vetro piena d’acqua. Viene trovata in fin di vita e senza alcun ricordo degli anni in cui è scomparsa. Ben presto si ritrova coinvolta in una nuova serie di omicidi  – il criminale l’ha abilmente incastrata. Emily è costretta a fuggire per continuare la sua missione, di capire cosa le è successo, e per cercare di dimostrare la sua innocenza. Ma quanto più si avvicina alle risposte, più lei e la sua famiglia sono in pericolo. Avrà tempo per trovare il vero killer prima che sia troppo tardi? Sarà in grado di scoprire la verità sul suo sequestro?

 

Stan Katic dice di aver letto lo script dei primi quattro episodi ed è stata molto interessata alla storia e soprattutto alla sopravvivenza della donna. Ha letto un sacco di libri sulle persone sopravvissute alla seconda guerra mondiale, interessata a capire cosa ha dato la forza per sopravvivere in condizioni difficili alle persone – e poi ha avuto la possibilità di interpretare un personaggio così. Nonostante il fatto che aveva già interpretato un ufficiale di polizia, per questo ruolo ha dovuto imparare un sacco di cose – come guidare un go-kart, nuotare in acque ghiacciate e, altre, associate a superare ostacoli.

 

Prima del suo sequestro, Emily non era solo un’agente brillante, ma anche una moglie amorosa e una buona madre. Ahimè, in sei anni tutto questo è cambiato. Suo marito Nick Durand, che lavora anche lui per l’FBI, si è sposato con un altra, suo figlio è cresciuto e non la riconosce. Ora che Emily è tornata, Nick non sa cosa fare, si sente in colpa, sta davanti ad un bivio –  se tornate alla sua vecchia vita o se salvare la sua nuova vita. La situazione si complicata quando viene incaricato ad indagare sul caso di Emily e capire se è la colpevole  dei brutali omicidi.

 

Nick interpretato da Patrick Hyusinger, noto per i film “Jack Richer 2:  Mai tornare indietro”, “Black Swan” e le serie TV “The Good Wife” e “Gossip Girl”. Una cosa divertente è che Patrick ha recitato in un episodio di Castle, che ha reso Stana Katic la stella dello schermo televisivo. Patrik, come Stana, ha apprezzato molto la sceneggiatura di Absentia specialmente il fatto che lo spettatore possa vedere gli agenti dell’FBI al di fuori delle assegnazioni dei casi, ma anche nella loro vita privata, ad esempio a casa. Un’altro argomento indiscutibile di far parte del cast per l’attore era il nome del regista Oded Ruskin, che ha ripreso e prodotto la serie “False Flag” israeliana – quella serie, Patrick l’ha vista in una notte.

 

Cara Teobold dal “Downton Abbey” recita nel ruolo della seconda moglie di Nick, Alice Durand. Ha un ottimo rapporto con il figlio adottivo Flynn, e con la comparsa improvvisa di Emily, Alice si ritrova a non saper cosa fare. La sua vita familiare si sta sgretolando, ma Alice riesce a non perdere la sua dignità in questa difficile situazione. Per il ruolo, la britannica, ha dovuto parlare con un accento americano e per la prima volta a lavorato con un’animale a quattro zampe – la famiglia Durand infatti possiede un cane.

 

L’attore israeliano Angel Bonnani (protagonista della serie “Under the… Flag”) ha interpretato  Tommy Gibbs – un ambizioso e incrollabile detective della polizia di Boston. La sua indagine è indirizza a Emily – lei dovrebbe portarlo a svelare il puzzle. PEr prepararsi al ruolo, Angel ha guardato molti documentari sui detective della polizia e ha imparato a tenere le armi in modo corretto.

 

Absentia inizierà il 2 ottobre alle 22:25 sul canale Sony Sci-Fi – saranno trasmessi 2 episodi ogni lunedì.

 

FONTE

28.09.17

Il nuovo show di Stana Katic, dopo Castle, fa il suo debutto internazionale

ABSENTIA FA IL SUO DEBUTTO INTERNAZIONALE

 

Le date delle Premiere per il nuovo show di Stana Katic, dopo Castle, Absentia, sono state rilasciate… in una serie di territori stranieri.
La notizia su quando verranno trasmessi i 10 episodi anche negli Stati Uniti, nel frattempo, “sarà annunciata nelle prossime settimane”, ha affermato Sony Pictures Television in un comunicato stampa lo scorso lunedì.

 

Date delle Premiere mondiali – #AbsentiaGlobal:
Spagna: 25/09/2017
Portogallo: 25/09/2017
Romania: 25/09/2017
Ungheria: 26/09/2017
Polonia: 26/09/2017
Bulgaria: 27/09/2017
Russia/CIS: 02/10/2017
Adria: 11/10/2017
Repubblica Ceca/Slovacca: 11/10/2017
Bosnia/Herzegovina: 11/10/2017
Croazia: 11/10/2017
Macedonia: 11/10/2017
Serbia: 11/10/2017
Slovenia: 11/10/2017
America Latina/Brasile: Novembre

 

Creato da Gaia Violo e Matt Cirulnick, Absentia ha come protagonista Emily Byrne (interpretata da Katic), agente dell’FBI che, mentre da la caccia a uno dei serial killer più famosi di Boston, scompare senza lasciare traccia e viene dichiarata morta. Sei anni più tardi, viene trovata in una cabina nei boschi, in fin di vita e senza alcun ricordo degli anni in cui era scomparsa. Tornando a casa scopre che il marito (Patrick Heusinger) si è risposato e che suo figlio (Patrick McCauley) è stato cresciuto da un’altra donna (Cara Theobold), ben presto si ritrova coinvolta in una nuova serie di omicidi.

Il cast della serie comprende: Angel Bonanni (Shots Fired), Richard Brake (Ray Donovan), Neil Jackson (Sleepy Hollow), Ralph Ineson (Game of Thrones), Paul Freeman (Da Vinci’s Demons) e Bruno Bichir (The Bridge).
“Non potremmo essere più orgogliosi di Absentia, uno show provocativo e coinvolgente in grado di interessare il pubblico americano e straniero”, ha affermato il presidente di Sony Pictures Television, Andy Kaplan. “Siamo entusiasti che Absentia venga distribuito da molti canali AXN e stiamo lavorando con tutti i nostri partner di distribuzione per presentare questo dramma ai fan di tutto il mondo”.

 

 

FONTE

28.09.17

Absentia l’importanza del primo episodio – Entupantella

Absentia l’importanza del primo episodio

 

È difficile giudicare una serie dal suo episodio pilota. Quante volte abbiamo visto un primo episodio brutto e al tempo stesso si dice che è la serie dell’anno? Mille, tantissime volte. Absentia non è uno di questi casi. Questo primo episodio pilota comincia con un prologo che ci terrà incollati alla poltrona e che ci farà saltare durante i primi 5 minuti. Ricorda un po’ ‘Alias’, anche se la serie non ha niente a che vedere con quello.

 

Mentre da la caccia uno dei serial killer più famosi di Boston, un’agente del FBI scompare senza lasciare traccia e viene dichiarata morta, lasciando solo suo marito, anche lui agente, e il figlio di tre anni. Sei anni dopo viene ritrovata viva sorprendendo tutti. Senza ricordare niente del suo sequestro, deve adattarsi a una nuova realtà dove suo marito si è rifatto una vita con un’altra donna e suo figlio non la conosce. Tuttavia, una nuova serie di delitti fa credere ad alcuni dei suoi ex colleghi che lei possa esserne l’autrice.

 

Questa produzione di 10 episodi – con possibilità di una seconda stagione – ci promette azione, mistero, segreti, cuori rotti e molte emozioni. Già nel primo episodio si vede cosa promette essere questa serie e cosa potrà essere. Il sequestro della protagonista all’inizio. Ora viene la parte complicata: tornare a casa dopo sei anni. Quando tutto il mondo si è dimenticato di lei.
Stana Katic ci offre un personaggio molto più completo e drammatico con questa serie. A differenza di Castle, questa serie è molto più ‘cruda’ più dura e i personaggi non hanno una situazione semplice. Non si può negare che la parte che ci ha interessato di più è stato il thriller, ci piacciono le serie che presentano serial killer, ma non è quello che più ci ha impressionato in questo primo episodio.

 

È molto di impatto il lato drammatico e le relazione dei personaggi. Vedere come lei deve affrontare il suo ritorno nella società, con la famiglia e gli amici.
Il cast è impressionante, lei, suo marito (ora ex) suo figlio, la nuova moglie del marito.
Anche se la serie è corta, ha molta personalità. Non è una serie monotona e si nota. Se vi piacciono le serie drammatiche o thriller, guardatela. La raccomandiamo.

 

FONTE

27.09.17

Il thriller ‘Absentia’ fissa le date della premiere oltreoceano su AXN Sony

La Sony Pictures Television Networks ha posto gli appuntamenti per il thriller di AXN Absentia, con Stana Katic di Castle. Il suo svelamento inizia oggi, ancorato dal debutto sui canali AXN in Spagna, Portogallo e Romania. Diversi altri mercati sono stati aggiunti al calendario AXN attraverso il resto dell’anno (vedi sotto).

Le serie originali a 10 episodi, hanno aperto il Monte Carlo TV Festival a giugno ed è il primo ruolo portante in TV della preferita dei fan di Castle, la Katic, dalla fine di quella serie. L’arrivo in USA di Absentia deve ancora essere confermato.
La rollout pre-domestica internazionale è significativa. Le date di rilascio di AXN sono ora confermate in Ungheria e Polonia (26 settembre); in Bulgaria il 27 settembre; Russia/CIS il 2 ottobre; Adria, Republica Ceca, Slovacchia, Bosnia/Herzegovina, Croazia, Macedonia e Slovenia l’11 ottobre; ed America Latina/Brasile a novembre.

 

FONTE

27.09.17

Index – Stana Katic “È stato come girare tre film contemporaneamente.”

 

TUTTO UN TRATTO, UNA MADRE E UNA COMBATTENTE TENACE

Per Stana Katic, con radici serbo-croate, la serie Castle è stata la sua rivelazione. Per via del ruolo di detective determinata, è conosciuta in tutto il mondo. Tuttavia, la serie non si è conclusa in contesti positivi, c’è stata una riduzioni di costi e tagli dei produttori e degli attori, tra cui la stessa Stana, in modo da poter continuare a trasmettere la serie con un budget inferiore. Infine, la nuova stagione non è mai stata registrata, per le polemiche venutesi a creare dopo queste decisioni, è comprensibile se ai fan di Stana e di Castle non piace portare a galla questi eventi. Nella sua nuova serie, Absentia, interpreta un agente dell’ FBI da la caccia a uno dei serial killer più famosi di Boston. La serie di 10 episodi viene trasmessa da AXN, in Ungheria il martedì sera.
Stana Katic ha risposto alle domande dei giornalisti, incluso quelli di Index, relative alle registrazione realizzate in Bulgaria. Ha parlato, anche, della situazione delle donne a Hollywood e del fatto che Absentia è stato come girare tre film contemporaneamente.

 

Come presenteresti il tuo personaggio?
Interpreto un agente dell’FBI di nome Emily Byrne, è stata rapita 6 anni prima della serie. Tutti pensavano che fosse morta, la serie inizia quando viene trovata in una capanna nei boschi, senza alcun ricordo degli anni in cui era scomparsa, trova tutto molto cambiato. Tornando a casa scopre che il marito si è risposato e che suo figlio è cresciuto chiamando un’altra donna “mamma”, la salute del padre è peggiorata. Questo è il modello della serie.

 

Se dovessi caratterizzare Emily, cosa diresti: lei è una sopravvissuta oppure una guerriera?
Sopravvissuta. Ma per essere un sopravvissuto devi essere un guerriero. Io amo il mio personaggio perché ha dovuto affrontare cose estreme e ora non può tornare indietro (alla sua vecchia vita). Ci sono diverse cose che si porta indietro, costantemente, ma nonostante tutto lei continua ad andare avanti.

 

Avete parlato con degli psicologi per capire cosa significa essere una vittima?
Ho parlato con alcune persone, sì. Gli scrittori e i produttori hanno voluto raccontare una storia che fosse credibile. Non è l’unico obiettivo della nostra serie, ma è uno dei più importanti, che la serie sia il più credibile possibile.
Quello che Emily ha affrontato è un grande esaurimento. Durante i preparativi per la serie, ho parlato con professionisti che hanno avuto a che fare e aiutato persone che sono state sequestrate per anni. Ho anche letto molto su questi casi. Inoltre, abbiamo registrando la serie nei Balcani dove, credo che ci sia una storia incredibile di sopravvivenza e in circostanze pazzesche. Penso che tutto questo si vede attraverso lo schermo grazie all’aiuto della nostra squadra parzialmente locale. Dà un’altra energia a questa serie. Mi dispiace se sembro meravigliata da tutto questo.

 

Cosa ti piace di più su Emily?
Mi piacciono le persone che fanno tutto il possibile per sopravvivere, lei è proprio così. Quando ho letto che Emily è una guerriera, che non si arrende. Ne sono stata entusiasta, non volevo interpretare una persona che era solo una vittima e cose del genere. Ho letto un sacco di copioni e ho visto molti ruoli femminili. La maggior parte sono madri e mogli. Ci sono pochi personaggi così, interpretare una madre e una vera guerriera allo stesso tempo. Quando ho letto lo script, mi sono ricordata che pensavo che ruoli come questi non erano disponibili. Penso che sia qualcosa di così moderni, interpretati da donne. Prendiamo Katniss (personaggio di Jennifer Lawrence in Hunger Games) e altri personaggi come lei. Il nuovo prototipo di guerriero che vogliamo creare è sia madre, sorella e ex moglie di qualcuno. La serie mostra diverse facce di un personaggio forte.

 

Come ottenere più ruoli e pari retribuzione per le donne a Hollywood?
Possiamo pensare che siamo nel 21° secolo e che possano essere risolte le discriminazioni. Credo che tante cose stiano cambiando di recente. Negli Stati Uniti, le donne e gli uomini si sono riuniti per attirare l’attenzione su questi problemi. Penso che questo possa essere la chiave per l’intero settore e noi stessi dobbiamo essere responsabili e stabilire alcune regole, che dovranno essere uguali per tutti.

 

 

Era la tua prima volta come produttrice di una serie. Come è andata?
Interessante. Come produttrice, sto lavorando per garantire il successo della serie e sto cercando di fare tutto il possibile per dare alla squadra tutto quello di cui hanno bisogno. Inoltre, ho molto più attenzione ai dettagli che quando sono solo un’attrice.
Oltre al mio ruolo, questo lavoro è stato speciale per me, perché, di fatto, è come fare un film indipendente, che andrà in onda in televisione. Sembrava molto eccitante per me e penso che i film indipendenti sono molto importanti perché sono i progetti più rischiosi, quelli che a cui i principali studios non sono interessati. Come produttrice sto lottando per far registrazioni, a partire dal primo giorno di riprese fino all’ultimo, nella stessa alta qualità. La serie è in corso di registrazione da più di 50 giorni ed è comprensibile che le persone stiano iniziando ad annoiarsi. Inoltre, la storia della serie non è la più comune. L’ho sperimentato nella mia pelle, ogni sera quando torno a casa scopro di avere nuovi lividi e di solito non ho idea di come me li sia procurati.

 

Come ti è arrivato il ruolo, dopo Castle?
Nel modo più comune. Il mio agente mi ha mandato il copione, come al solito. In precedenza, ha avuto un ottimo rapporto con il team di Sony, che ha cominciato a svilupparsi in quel momento. Man mano che le cose si evolvevano, il progetto è arrivato a me e il mio agente mi ne ha parlato, ha trovato la sceneggiatura interessante e ha creduto che avrei con questo incarico avrei avuto tutto quello che volevo per il mio prossimo lavoro.
Castle è stata una grande esperienza e penso di essere stata fortunata ad avere registrato 8 stagioni in una serie con così tanto successo. Mi ha dato una grande base, ma poi ho pensato che avevo bisogno di cambiare la mia carriera un po’, fare una cosa nuova. Quello che volevo come attrice, e per il mio futuro, era essere coinvolta come produttrice in questo progetto. Questo è un pezzo di lavoro, che non avevo mai sperimentato finora. La cosa più importante da fare è costruire qualcosa che rende faccia uscire la tua creatività.

 

Com’è stato lavorare accanto al regista?
Come attrice, è come girare un film. Non abbiamo registrato in ordine cronologico, ma per posizione. Ieri o l’altro ieri, se ricordo bene, abbiamo registrato scene per cinque episodi diversi. Questo è abbastanza insolito per una serie americana. All’inizio delle riprese, noi attori ci siamo guardati a vicenda, avevamo tutti e 10 copioni degli episodi in mano e dovevamo saperli tutti guardarono a vicenda perché, per la prima volta, qualunque episodio poteva essere parte di qualsiasi ripresa. Tutti i personaggi hanno il proprio modo di costruirsi e mostrarsi consapevolmente.

 

È COME GIRARE 3 FILM IN 62 GIORNI.
Il regista e il cineoperatore lavorano insieme, come se fossero un singolo cervello. Hanno un ottimo senso nel riuscire a trovare il centro emotivo di ogni scena. A volte, nel modo in cui gli attori dicono le loro battute, e talvolta con le loro soluzioni tecniche, possono portare il materiale ad un nuovo livello. Altrimenti, l’atmosfera è molto tranquilla e cercando di trovare le soluzioni migliori. È un po’ come camminare attraverso la nebbia, potresti trovare ostacoli e tutto il resto quando ne rimani ‘intrappolato’. Quindi abbiamo deciso cosa fare. C’è un significato in questo e spero che tu riesca a capire cosa intendo.

 

FONTE

26.09.17

La rivista spagnola parla di Stana Katic e di Absentia – EL PAÍS

OGGI AXN PRESENTA:
UNA SERIE AMERICANA CHE SEMBRA SCANDINAVA

 

 

Emily è un’agente dell’FBI. O meglio, era. “Fu sequestrata sei anni prima dell’inizio della nostra storia, e si crede che sia morta”, spiega Stana Katic, che torna in televisione dopo un breve PARON TRAS EL EXITO di otto stagioni di Castle. La storia di Absentia, che stasera (22.05) presenta il canale AXN, inizia quando Emily, il suo personaggio, appare senza ricordare quel che è accaduto in questo tempo. , continua l’attrice canadese con radici serbe.
Quello che era il marito di Emily, Nick (interpretato da Patrick Huesinger), riceve una chiamata con la localizzazione del punto in cui può trovarla: in una capanna nel mezzo del bosco al di fuori di Boston. Quella capanna, in realtà, è stata costruita nel mezzo dei boschi del Palazzo di Vrana, la residenza ufficiale di Simeone di Bulgaria nella periferia di Sofia, oggi aperta al pubblico. In totale, tra i giardini ed i boschi nel circondario del palazzo, sono state girate 35 scene di Absentia. “Molta dell’azione si svolge nella natura, e questa somiglia abbastanza a quella del Massachusetts”, racconta Maria Feldman, una delle produttrici.

 

Per la Feldman, il direttore Oded Ruskin, ed il direttore della fotografia, Nadav Hekselman, era fondamentale girare in posti distinti e reali, evitare gli studi il più possibile. “Non giriamo cronologicamente, ma come un film: c’è il copione completo di tutti gli episodi e giriamo in base al posto”, spiega la Feldman. Dall’inizio, creatori ed attori hanno avuto accesso ai copioni completi dei 10 episodi, girati in un tempo record di 62 giorni iniziando da gennaio 2017 e passando per 60 posti a Sofia e nei suoi dintorni. “Solo le poche scene di città le abbiamo girate in studio, ricreando le strade” racconta.
Si necessita di una squadra ben allineata creativamente per superare una ripresa così. La Feldman, Ruskin e Hekselman provenivano da un lavoro insieme in False Flag, serie di spionaggio israeliana che ha richiamato l’attenzione dello studio, e per la quale è stato mandato loro il copione di Absentia.
Li colpì subito. “Mi piace che sia un thriller ma che sia anche un dramma familiare”, dice Oded Ruskin. “Mi è sembrato unico perchè è thriller, ma molto, molto emozionale: è una donna che torna per scoprire che suo marito si è risposato”.

 

“È una domanda interessante da porti come attore”, riflette Huesinger. “Che faresti se qualcuno a cui tieni scomparisse? Per quanti tempo lo cercheresti? Immagina di perdere tuo figlio: per quanto lo cercheresti prima di demordere? E, d’improvviso, quando già hai rinunciato, torna e devi affronare tutto, è un altro tipo di dramma”.

 

OSCURITÀ ED EMOZIONI
Nick si trova all’improvviso in casa con la sua ex moglie, Emily, che non ha mai smesso di amare, e con Alice (Cara Theobold), la sua attuale moglie, che ha cresciuto il figlio di Nick ed Emily e la quale anche ama. “Tutti i personaggi hanno la propria storia e lotta”, dice Theobold. Altro elemento che differenzia Absentia dalle serie di mistero e le aggiunge emozioni, commentano i produttori.
Ma, soprattutto, quel che la distinguerà dalle serie come Blindspot, con la quale coincide riguardo la perdita di memoria delle sue protagoniste, è il suo tono. “È molto più oscura e cruda”, dice Theobold. “Sembra una serie scandinava”. “Qualcosa che da molto tempo non si vedeva nella televisione americana”, aggiunge Neil Jackson, che interpreta il fratello di Emily. Patrick Huesinger è d’accordo: “Se devo paragonarla a qualche serie, sarebbe con l’originale danese di The Bridge, tanto nel tono quanto nell’interpretazione, come nel copione o nella fotografia”.

 

FONTE